Come essere leader: la lezione del re di Sparta Leonida

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Leonida, re di Sparta, è un esempio di personaggio storico che ti insegna come essere leader, anche nel tuo tempo e con la tua cultura

Potresti avere bisogno di sapere come essere un leader.

Non a tutti interessa comandare, a me per esempio no, tuttavia essere leader è una qualità che dovresti sviluppare, perché serve in situazioni in cui hai necessità di contare su qualcuno per portare avanti un progetto. A un certo punto ti trovi a dover delegare, e vuoi essere sicuro che coloro su cui farai affidamento ti seguano e mettano in pratica in maniera efficace ciò di cui hai bisogno.

Chiunque aspiri al ruolo di leader deve avere una formazione culturale ben sviluppata. A nessuno piace stare dietro a una persona che sembra stupida, si tende a non dargli importanza e a non prendere in considerazione ciò che dice.

Abbiamo avuto tutti a scuola quel professore un po’ ebete, pensaci. Cosa accadeva? Tutti ne approfittavano per cazzeggiare e nessuno lo stava a sentire, anche se magari avrebbe avuto da insegnare.
Quindi, non è sufficiente conoscere le nozioni, occorre sapere come utilizzarle per agire nel modo giusto.
A questo proposito, ti invito a leggere l’articolo su come farsi rispettare grazie alla cultura.

Per imparare come essere leader è necessario anzitutto studiare la Storia e capire il funzionamento delle principali leadership del passato. La Storia è fondamentale, perché riguarda sia le persone, sia il rapporto tra causa ed effetto.

In questo articolo analizziamo un personaggio storico, il re di Sparta Leonida, e ne individuiamo i tratti salienti per capire come questi possano funzionare anche oggi, con la nostra cultura.
Cerchiamo di capire perché il re spartano può a tutti gli effetti essere considerato un leader, e soprattutto se può essere considerato un leader moderno.

La morte dei fratelli maggiori fece sì che Leonida diventasse uno dei due sovrani di Sparta. Qui il caso ha un ruolo specifico nel percorso del grande leader: un evento sfortunato viene nel tempo modificato a proprio favore.
Non si può infatti mai contare sul caso, ma questo può essere affrontato adattandolo ai propri obiettivi, oppure c’è chi ha la capacità di creare dal nulla eventi favorevoli.
Un’altra caratteristica importante di Leonida è la scelta strategica dei collaboratori.

Di fronte all’imposizione dell’assemblea cittadina di schierare solo trecento uomini, Leonida scelse, tra quelli più valorosi, solo coloro che avevano già un figlio, in modo da non interromperne la dinastia.
Migliaia di soldati accolsero con delusione questa decisione, poiché non avrebbero potuto conquistare gli onori militari direttamente sul campo di battaglia. Sembra una cosa da pazzi, ma quella era una cultura dove tutto ciò che avevi si basava sull’abilità in guerra.

Sapere come essere leader vuol dire anche circondarsi degli uomini giusti al momento opportuno e pensare non solo a quello che ci attende nell’immediato, ma anche a cosa potrebbe riservare il futuro.
La lungimiranza è la chiave per scegliere persone affidabili e mostrare loro affidabilità a tua volta.

Una caratteristica fondamentale di un leader è comprendere il concetto di emulazione. Anziché limitarsi a imporre a un sottoposto la tua volontà, è molto più efficace adottare tu stesso il comportamento che vuoi si metta in atto, o compiere quell’azione che altri dovranno poi fare per te.

Gli Spartani furono i primi a dirigersi verso il passo delle Termopili, di modo che le popolazioni alleate li imitassero e non ritardassero la loro partenza.
Muovi il primo passo e gli altri ti seguiranno, in quanto infonderai in loro coraggio. Fai leva sulla tua reputazione e non avranno esitazioni ad accompagnarti sino in fondo. Se le regole non bastano, cerca di capire chi è dalla tua e chi non lo è.

Un leader deve avere coraggio. Se non ce l’hai, allenalo affrontando ogni giorno una sfida. Se passi da fifone, difficilmente saprai come essere leader.
Qui trovi un articolo sul coraggio e sul modo di rispondere alle umiliazioni in maniera efficace.

Probabilmente ciò che guidava i trecento schierati alle Termopili non era solo il fanatismo tipico delle culture militari, ma anche, e soprattutto, la visione di una nazione libera da qualunque invasore. Questo obiettivo si basa su valori forti, su un sogno, e i sogni infondono coraggio quando ti dai da fare per realizzarli.

Inquadrato l’obiettivo, devi trasmetterlo ai tuoi collaboratori e farglielo interiorizzare. Questo non è possibile senza quel pizzico di lucida follia che serve per realizzare i sogni.
Un leader sa trasmettere il messaggio che nessun obiettivo è fuori dalla nostra portata, anche se sembra irraggiungibile.

La capacità di negoziazione è tra le qualità più importanti di un vero leader. Arrivare a un accordo presume il saper gestire più persone in modo da convincerle che si arriverà a un risultato vantaggioso per tutti.
Strategie di comunicazione, argomentazione e persuasione sono elementi cruciali.

Ti consiglio vivamente la lettura del libro Le armi della persuasione, se non vuoi che ti manchino tecniche fondamentali per ottenere l’abilità di un leader.

Leonida, anche nella disfatta, sapeva come essere leader. Quando gli avversari fecero presente che la battaglia poteva dirsi finita, rispose: <La battaglia sarà finita quando io dirò che è finita!>.

L’ultima parola è il momento cruciale di ogni decisione. Personalmente ho sempre detestato l’impuntarmi sull’ultima parola in una discussione, non mi interessa e la lascio volentieri, una volta espressa la mia opinione non ho voglia di perdere tempo.
Quando si tratta però di prendere decisioni e fare in modo che altri ti seguano, questa è la chiave per passare dalla fase di pianificazione a quella operativa.
Il leader deve prendere la responsabilità della decisione finale, quindi deve avere l’ultima parola.

A questo proposito, c’è un libretto che ti consiglio assolutamente di leggere, L’arte di ottenere ragione di Schopenhauer, che ti fornisce tutte le strategie per vincere in qualsiasi discussione e situazione.

Importantissimo, un leader non abbandona mai i suoi uomini, Li affianca, li guida e li protegge, prendendo in carico anche le loro responsabilità di insuccesso. Ogni campo di battaglia è un percorso da affrontare fianco a fianco.
Nei successi e negli insuccessi, tutto va condiviso con la squadra, che è un corpo unico.

Se vuoi approfondire e imparare come essere leader, ti consiglio la lettura di questi libri:
ESSERE LEADER
LEADER SI DIVENTA: 11 METODI PER GUIDARE GLI ALTRI NEL LAVORO E NELLA VITA

Buona giornata,
Elisa Rolfo

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