Autopubblicare sembra essere oggi la soluzione migliore per chi ha scritto un libro

L’attuale situazione dell’editoria porta a pensare che autopubblicare un libro sia al momento la soluzione migliore per chi ha in mano un’opera e non è già conosciuto o non appartiene a qualche élite.

Certo pubblicare un libro con una casa editrice è più bello dal punto di vista del prestigio dell’opera, ma risulta purtroppo nella gran parte dei casi altamente improduttivo.
Di editoria a pagamento ho già parlato in questo articolo che ti invito a leggere con attenzione.

Spiace farlo, ma purtroppo bisogna dire a chi si affaccia al mondo editoriale che la situazione è peggio che disastrosa.
Se in passato te ne stavi con i tuoi manoscritti nel cassetto in attesa di prendere il volo e pensando di essere l’unico genio incompreso della Terra, oggi grazie al web e ai social ti accorgi della marea di aspiranti scrittori, e ti metti le mani nei capelli dal puttanaio che c’è.

C’è poca gente che legge rispetto a quanti scrivono, questo te lo sentirai ripetere allo sfinimento ed è vero, eppure c’è anche chi ce la fa a vendere migliaia di copie, su questi bisogna concentrarsi e studiare il loro stile, capire come hanno fatto ad azzeccarci.
Poi, dovresti avere ben chiaro perché scrivere un libro.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una consistente fioritura di case editrici piccole, alcune diciamo pure minuscole. Aprire una casa editrice è relativamente facile e veloce rispetto ad altri tipi di impresa: richiede meno burocrazia e da un giorno all’altro chiunque può improvvisarsi editore, senza rendersi conto di essere a tutti gli effetti il titolare di un’azienda, che dovrebbe disporre del capitale necessario a investire e delle competenze necessarie e non ha nulla di tutto ciò, con il disastro che ne consegue.

Quindi, autopubblicare un libro sembra la soluzione più saggia, lo sbattimento è tutto tuo, ma sono tuoi anche i diritti dell’opera, i guadagni sono molto più elevati e hai il pieno controllo della situazione.
Non ha infatti molto senso cedere i diritti e guadagnare pochissimo se manca il ritorno in prestigio e visibilità, condizioni che solo alcuni editori possono darti, e a volte neanche quelli. Ho saputo di autori che hanno pubblicato con grossi nomi e poi sono stati abbandonati su uno scaffale e trascurati.

Le due migliori piattaforme di autopubblicazione sono Amazon e Youcanprint. A mio avviso, Youcanprint è una piattaforma più semplice e immediata. Il tuo libro esce su tutte le piattaforme sia in cartaceo che in digitale, il centro assistenza funziona molto bene e il modulo per la configurazione e l’invio dell’opera è semplice. Trovo invece Amazon più complicato, ma vale per me, altri lo hanno indicato come pratico e non hanno incontrato difficoltà.

Un grosso scoglio quando ci si pubblica da sé è dato dall’editing e dalla correzione di bozze. Youcanprint offre questo servizio, e comunque non è difficile reperirlo online, dove proliferano editor e correttori di bozze freelance. Il problema sta nel costo, queste prestazioni sono decisamente care. Certo sarebbe meglio, che tu scelga di autopubblicare un libro o di rivolgerti a un editore, farti fare un buon editing, un romanzo sistemato fa subito un’altra impressione.
Certo però che guadagnare con i libri già è difficile, mettici l’investimento che dovrai fare in promozione e tira fuori pure i soldi per editing e correzione, insomma non tutti possono.

Vediamo alcune strategie per risparmiare. Anche se non avrai lo stesso risultato che ti dà un buon editor, è meglio di niente.
Come prima cosa, una volta terminata la prima revisione, metti via il tuo scritto e dimenticatene per almeno quindici/venti giorni, anche un mese. Dopodiché riprendilo e rifai da capo, ti stupirai di quanti nuovi aspetti ti accorgerai.

Stampa il manoscritto. Leggere sulla carta stampata anziché sullo schermo ti dà modo di rilevare più facilmente ripetizioni, errori di grammatica e punteggiatura.
Poi trova un paio di amici che leggano, ovviamente sceglili con un minimo di impalcatura culturale e che abbiano il vizio di dedicarsi alla lettura. Esistono anche gruppi facebook dove ci si legge a vicenda (ovviamente dovrai ricambiare il favore).

L’impaginazione non è un problema: il costo è basso e puoi tranquillamente delegarla alla piattaforma di pubblicazione che hai scelto. Tu inserisci i numeri di pagina e loro faranno il resto.

Per la copertina: cerca un sito che offra belle immagini gratuite, ad esempio Pixabay, che puoi liberamente scaricare, montare e abbinare come credi. Usa un programma di editing per immagini, tra quelle gratuite trovo molto buona PicsArt.
Una volta che hai un’idea di copertina, rivolgiti a un grafico. Se hai già imbastito il lavoro, affiderai a un esperto solo l’impaginazione e abbatterai notevolmente i costi. Al grafico devi inviare l’immagine fronte e retro della copertina, il nome autore, titolo ed eventuale sottotitolo con due dritte su come li vorresti impaginati, e la quarta di copertina.

Io non giudico un libro dalla copertina, magari nemmeno tu, ma la gran parte della gente sì. Tienilo presente. La copertina deve avere un forte impatto visivo e deve riassumere con un colpo d’occhio il tema principale del romanzo.

Come esempio, qui vedi la copertina del mio libro Displaced – Fuori dal sistema, il cui tema principale è l’isolamento di chi rifiuta di amalgamarsi alla massa e ha un’ambientazione urban fantasy. L’immagine di copertina mostra un ragazzo solo che osserva da lontano un paesaggio urbano di fantasia.

elisa rolfo displaced


Quest’altro invece è La grande ammucchiata – Storie di quotidiana idiozia. Qui ci ho messo una massa di persone dall’aria non troppo intelligente e ho realizzato la nuvoletta con PicsArt. Per il titolo, ho utilizzato un font che richiamasse leggerezza, perché vuole comunque essere un libro che si auto prende in giro.

elisa rolfo la grande ammucchiata



Occhio alla quarta di copertina: deve essere breve e deve convincere chi prende in mano il tuo libro ad acquistarlo. Quindi pensaci molto bene, scrivi qualcosa da cui chi legge si senta attratto.

Se vuoi chiedere aiuto a un professionista per quel che riguarda editing, correzione di bozze o copertina, ti consiglio Fiverr, la piattaforma online dove trovi tantissimi servizi a prezzi abbordabili. Qui trovi un articolo su come funziona.

Concludo con due parole riguardo ad autopubblicare un libro con Amazon. Come ho già detto, trovo il sistema di Amazon più complicato di quello di Youcanprint, ma è una mia impressione da prendere con le molle, perché in molti si trovano bene.
Su Amazon il processo di creazione dell’e-book e del cartaceo sono divisi, devi svolgere due processi differenti, perché uno è Amazon KDP per il digitale, l’altro Createspace per il cartaceo. Sinceramente io al momento in cui scrivo non ci ho capito una cippa e mi pare che si sia meno seguiti rispetto a Youcanprint.

Una particolarità di Amazon è che puoi scegliere se dare l’esclusiva oppure no. Se concedi l’esclusiva avrai una percentuale di guadagno molto più alta, ma il tuo libro si troverà solo su Amazon e non su altre piattaforme. Se invece preferisci che sia acquistabile ovunque, la tua percentuale scende di molto. Qui ci devi pensare bene: è vero che Amazon è il capo, ma mi è capitato di chiudere acquisti anche da altri siti che hanno i loro clienti affezionati.

Una cosa su cui mi sono informata è se pubblicando con Amazon ci fosse maggiore visibilità sulla piattaforma stessa rispetto ad altre edizioni, ma dopo essermi confrontata con altri autori pare che non sia così.

Questa è, se pensi di autopubblicare un libro, la situazione odierna. A te la scelta. E buona fortuna.

Elisa Rolfo


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