Guadagnare con la cultura: quattro errori che te lo impediscono

guadagnare con la cultura

Ti hanno detto che con la cultura è impossibile guadagnare? Fai attenzione a questi quattro errori

Vorresti guadagnare con la cultura?

Probabilmente hai smesso di contare le volte in cui ti sei sentito ripetere che con la cultura non si campa, che non troverai mai lavoro, che con una formazione umanistica o riesci a entrare come insegnante oppure ti ritroverai a lavare i piatti.

Quindi, è davvero impossibile guadagnare con la cultura?

Eppure, la cultura muove un sacco di soldi. Pensa a quanti musei ci sono, dalla grande città al più piccolo paese, quanti teatri, cinema, eventi e festival di vario genere. Pensa alla folla di certi concerti, alla grandezza di alcune case editrici.
Tutto questo fa girare denaro e servono tante persone per renderlo possibile. Ma nonostante questa macchina gigantesca, sembra che lavorare nella cultura guadagnandoci resti un privilegio di pochi.

 

Guadagnare con la cultura – ERRORE 1 – Smetti di perdere tempo a bussare alle porte di un mondo blindato

Se ci hai provato conosci bene la frustrazione che rimane dopo che ti sei ammazzato di studio e di esperienza, hai inviato curriculum come se piovesse e buttato ore a lavorare gratis in qualche stage culturale, per non arrivare a capo di nulla, con la solita scusa: non ci sono i soldi.

Un girone infernale dove si trovano poche associazioni che non ce la fanno e sono oneste, tante piccole realtà che faticano e cercano di sfruttare gli altri con la giustificazione che è lecito, appunto perché sono piccole e faticano, e colossi che imbarcano un sacco di soldi ma ti dicono chiaramente che se vuoi puoi fare uno stage per costruirti le famose conoscenze, ma se non hai parentele non entri a lavorare. E te lo dicono limpidamente, con la sicurezza di chi non ha nulla da temere. Che poi, finché sono colossi privati ci può anche stare, ma spesso di tratta di enti pubblici o semi pubblici e sovvenzionati, quindi pagati da tutti.

E tu giù a buttare via le tue giornate in una gavetta eterna sperando di arrivare da qualche parte, invano. Se sei fortunato racimoli uno stipendio misero per qualche mese svolgendo mansioni molti al di sotto delle tue capacità, se ti va male neanche quello.

Allora è davvero necessario rinunciare alle proprie inclinazioni per studiare roba schifosa che porta a svolgere un lavoro orribile in un ufficio per tutta la vita?
Devi rispondere con un secco no.

Se stai studiando per lavorare nella cultura o stai muovendo i tuoi primi passi, non scoraggiarti e, soprattutto, non perdere tutto il tempo che ho perso io correndo dietro a un sistema che non ti ripagherà mai.
Se vuoi fare un tirocinio per acquisire un po’ di esperienza fai pure, ma non più di due mesi. A un certo punto, basta. Se questa gente non potesse più contare sugli stagisti, vedresti come si sveglierebbero in fretta a prendere persone competenti pagate.

Oggi per fortuna il mondo è cambiato, oggi c’è il web che può aprire possibilità impensabili fino a pochi anni fa. Queste possibilità vanno sfruttate.
A proposito, se hai un sito, qui trovi un articolo su come ottimizzarlo.

Guadagnare con la cultura – ERRORE 2 – Non essere snob nei confronti del denaro

Per prima cosa, occorre cambiare mentalità su una questione fondamentale: lo snobismo nei confronti del denaro. I soloni della cultura diffondono l’idea che i soldi siano una cosa sporca, che va a intaccare l’anima che deve mantenersi eterea e pura. Ma è una grande palla, il denaro è fondamentale.

Se vuoi davvero dare il meglio in ciò che fai, è necessario che questo ti dia da vivere. Da vivere, non da sopravvivere.
Se sei costretto a fare un lavoro di merda e frequentare gente che ti stressa e basta non potrai mai essere produttivo al cento per cento. Quindi, i soldi servono assolutamente.

Perché tra le persone colte si è diffusa questa tendenza a demonizzare il denaro? Semplice, perché a qualcuno fa comodo che tutti i soldi che girano continuino a riempire le tasche di pochi. Quei pochi vogliono tenersi tutto.

 

Guadagnare con la cultura – ERRORE 3 – Commerciale non è uguale a porcheria

Il terzo errore è considerare di scarso valore qualsiasi cosa o chiunque abbia successo. Chi fa fortuna in campo artistico, musicale, cinematografico e così via, in genere prende una pioggia di insulti da sedicenti intellettuali che sostengono di occuparsi di cose “alte” e di non venire considerati, mentre avanza la spazzatura.
Questo atteggiamento è dato da un gran rosicare, scaricando la propria frustrazione su chi ce l’ha fatta.

Tenendo conto dei gusti personali, non sta scritto da nessuna parte che chi riscuote un grosso favore di pubblico ed è commercialmente valido debba per forza produrre qualcosa di basso livello.
Non c’è niente di male a puntare al successo con quello che fai, sbattitene dei rosiconi. Invece, usa l’informazione online cerca di imparare il più possibile da chi al successo ci è arrivato, non importa che ti piaccia o no. Probabilmente è lì perché ha lavorato nel modo giusto.

Guadagnare con la cultura – ERRORE 4 – La tecnologia non è il nemico.

Il fatto che oggi molto si concentri online non è il tramonto, Amazon non è la morte, gli e-book non sono nemici. Il mondo si evolve da quando è nato, ma mentre in campo scientifico sanno sfruttare le nuove scoperte, gli umanisti si abbandonano alla nostalgia dei bei tempi passati, quando i libri erano solo di carta, si scriveva a mano e si viaggiava a cavallo. Ogni avanzamento tecnologico è visto come un disastro.

Il perché è ovvio: il web ha portato una rivoluzione per cui ci sono persone che possono farsi sentire senza passare la selezione che prevede il mettersi a novanta davanti ai soliti noti. E questo non sta bene.

Sono proprio le nuove tecnologie che ti permettono di trovare una possibilità di guadagnare con la cultura, ovviamente con molto studio e sacrificio, come per tutto. Togliti dalla testa che sia facile, è vero che con internet puoi pubblicare quello che ti pare, ma se non ci metti del duro lavoro e non sforni un prodotto di qualità, non funzionerà mai.

L’esempio base per guadagnare con la cultura è il blog culturale, ma non deve essere un posto dove si parla di un argomento alla volta in modo generico, deve diventare un luogo interattivo dove gli utenti possano trovare soluzioni.
Ma c’è anche l’affiliazione con gli e-commerce, oltre alla solita vecchia pubblicità, che se hai molte visite offre un guadagno passivo non male.
Ti può essere utile leggere questo articolo su come posizionare il tuo sito in prima pagina su Google.


A questo proposito, ti invito a leggere l’articolo su come lavorare nella cultura utilizzando il web.

Al tuo successo,

Elisa Rolfo

Lascia un commento

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito. – LEGGI PRIVACY e COOKIE POLITICY