Due tecniche per portare un tuo articolo in prima pagina su Google

prima pagina su google

Se hai un blog, lavora su parola chiave e link per far salire i tuoi articoli su Google e portarli in prima pagina

Se hai un blog di qualsiasi genere e vuoi essere letto, è importante posizionare almeno qualche articolo in prima pagina su Google. Sia che tu abbia pubblicato un libro, o che tratti romanzi di altri, o ancora viaggi, non puoi non tenere conto dell’ottimizzazione di una pagina web.
L’algoritmo di Google è molto complesso e tiene conto di innumerevoli fattori di cui si occupano i testoni esperti di SEO, che è appunto l’acronimo di Search Engine Optimization.

Ci sono però due tecniche che puoi utilizzare anche se non sei uno scienziato; i due concetti-base su cui lavorare per posizionarsi in alto nelle ricerche sono la parola chiave e i link.

La parola chiave, o frase chiave, è il centro intorno a cui tutto ruota, ed è quella parola o insieme di parole che inserisci nella stringa di ricerca di Google quando vuoi informazioni su un determinato argomento. Per esempio se cerchi recensioni degli ultimi romanzi usciti scriverai “recensioni libri novità” per essere indirizzato ai siti che ti interessano.

Allo stesso modo, se sei tu a scrivere recensioni e vuoi che qualcuno le legga, devi posizionare il tuo sito per la parola chiave “recensioni libri” o meglio “recensioni libri novità” o ancora meglio “recensioni libri autori italiani 2021”. La parola chiave è più performante quanto più è specifica e se si compone di almeno tre termini.

La parola chiave deve comparire nel titolo, nel primo paragrafo e nell’ultimo e almeno un paio di volte al centro.
All’interno dell’articolo sei tu che devi valutare quante volte inserirla a seconda della lunghezza. Non va mai utilizzata troppe volte e a sproposito, perché oltre a recare danno alla qualità del testo, l’algoritmo di Google se ne accorge e ti penalizza.
Ideale è, se opportuno, inserire sottotitoli contenenti la parola chiave.

Nello svolgimento dell’articolo e nei sottotitoli non è necessario, anzi talvolta è penalizzante, inserire la parola chiave esatta. Quando la scorrevolezza del testo lo richiede, è meglio corredarla di altri termini per rendere la lettura più fluida, il cervellone del motore di ricerca si accorge anche di questo.
Esempio: se la tua parola chiave è RICETTA SPAGHETTI CARBONARA non scriverai le tre parole sbattute lì così come sono, ma “Ecco una RICETTA semplice per un gustoso piatto di SPAGHETTI alla CARBONARA”.

La parola chiave però deve essere esatta e spiccicata senza aggiunte nell’url dell’articolo, ovvero quella stringa che sta in alto e costituisce l’ultima parte dell’indirizzo del sito.
Idem per quel che riguarda l’alt tag delle immagini e il loro nome file.
Nel tuo articolo dovrebbe sempre essere presente almeno un’immagine, oltre a renderlo più gradevole all’occhio serve, una o più foto ben lavorate sono utili per posizionarsi in prima pagina su Google.

Mettiamo che tu stia scrivendo la recensione dell’ultimo romanzo rosa di Tizia Caia, Oddio come ti amo. La tua parola chiave sarà RECENSIONE ODDIO COME TI AMO TIZIA CAIA. Questo sarà il nome che darai al tuo file immagine. Cliccando poi sulla foto in fase di editing, ne compariranno le caratteristiche: tra queste il testo alternativo o alt tag e la descrizione. L’alt tag deve contenere la parola chiave esatta, la descrizione la parola chiave corredata di altro (es. “La mia recensione sull’ultimo best seller di Tizia Caia, Oddio come ti amo”.

Chiaro? Non ti preoccupare, con un po’ di esercizio diventa tutto automatico in breve tempo.

Come puoi notare, in questo articolo trovi parole in grassetto. I grassetti evidenziano sia le parole chiave che i concetti importanti del testo. Usare i grassetti è utile sia per chi ti legge che per arrivare in prima pagina su Google: il cervellone infatti capisce quali sono i punti salienti su cui punta il tuo articolo e sa a chi indirizzarlo.

Sistemata la parola chiave, passiamo al secondo elemento importante per il posizionamento in prima pagina su Google, i link. Il lavoro sui link si chiama link building, ovvero costruzione di link, la link building è sia interna che esterna.
La link building interna la costruisci tu, per quel che riguarda la esterna… la questione è più complessa.

Nel tuo articolo ci dovrebbero sempre essere almeno un paio di link che puntano ad articoli affini all’argomento che stai trattando, quando è opportuno anche verso un altro sito. Se recensisci un libro, puoi rimandare alla recensione di un romanzo simile. Se scrivi la ricetta di un piatto di pasta, puoi collegarti a un articolo che hai scritto su un vino da abbinare. Nel pezzetto di testo che contiene il link deve essere presente la parola chiave di riferimento.

Facciamo un esempio. Se stai recensendo il romanzo Oddio come ti amo di Tizia Caia e in precedenza hai recensito Quanto sei bona di Mario Rossi, puoi scrivere: “Si ritrova in alcuni passaggi un tema molto simile al libro Quanto sei bona di Mario Rossi”, le parole QUANTO SEI BONA DI MAIO ROSSI sono la frase in cui devi inserire il link che rimanda all’articolo.

Anche in questo articolo trovi gruppi di parole evidenziate e se fai click lì si aprirà un’altra pagina di questo sito.

Più importante ancora, ma purtroppo molto più difficile, per posizionare un articolo in prima pagina su Google, è la quantità di link esterni che a quel dato articolo rimandano. Ciò vuol dire che altra gente ti clicca, ti trova interessante e ti condivide sul suo blog o su un social.
Per ottenere questo, spammare su Facebook serve a poco, Google se ne accorge e ti penalizza.

Sono utili i cosiddetti siti amici, persone con interessi e blog simili al tuo, con cui ci si condivide a vicenda.
Oppure puoi cercare forum o blog del tuo stesso settore, inserire un commento appropriato e infilarci il link al tuo sito, davi però fare attenzione a essere opportuno e non invadente, che non si veda che vai lì solo per farti pubblicità.
L’unico modo che davvero funziona, però, è essere molto letti e condivisi: non esiste corsia preferenziale, se non quella di avere un pubblico. C’ è da dire comunque che il web è meritocratico, in prima pagina su Google ci arriva chi è bravo, e l’impegno paga.

L’algoritmo di Google diventa sempre più complesso, vista la mole di informazione online, quindi per le parole chiave molto utilizzate è difficile riuscire a posizionarsi senza pagare. Bisogna perciò fare una ricerca su quali termini chiave utilizzare e farsi venire nuove idee per trovarne uno che sia originale, abbastanza richiesto ma non troppo utilizzato.

Qui ho descritto due tecniche base. Se vuoi approfondire la SEO e ottenere ottimi risultati nel posizionamento dei tuoi articoli, qui trovi un corso completo che arriva dagli USA (e sappiamo che gli americano in queste cose sono avanti): The art of SEO (in italiano).
Per la ricerca delle parole chiave efficaci, invece ti consiglio questo libro: Keyword researh avanzata.

Con una parola chiave non inflazionata e un buon lavoro su di essa e sulla link building puoi comunque riuscire ad arrivare in prima pagina su Google con più di un articolo. Tieni presente che il processo non è immediato, serve a volte da qualche giorno a un mese perché l’algoritmo parta e il tuo articolo inizi a salire.

Buon lavoro,
Elisa Rolfo


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