Tante cose assurde ma vere ci accadono ogni giorno sotto il naso, ma ne siamo assuefatti tanto da non farci più caso

Se cerchiamo su Google “cose assurde ma vere”,  troviamo un sacco di fatti allucinanti che sono accaduti, o che accadono, in giro per il mondo, raccontati da siti zeppi di sponsor.  Eppure, con un po’ di attenzione, non c’è bisogno di andare lontano, l’assurdo ce l’abbiamo davanti agli occhi ogni giorno. Ci circonda, eppure non ce ne accorgiamo, data l’abitudine che porta a ritenere logico tutto ciò che è usuale. Persone e situazioni che appartengono al quotidiano presentano a un’attenta osservazione caratteristiche di follia mica male, vuoi per il comportamento o per l’idiozia di una regola, che soltanto perché è tale ci ostiniamo a pensare buona.

Le notizie che assorbiamo dai giornali, dalla tv, anche da certo web di massa, sono ritenute valide quando la fonte si considera autorevole, e per autorevole si intende che sia gestita da persone con buona collocazione e molti quattrini. Invece sono proprio queste le informazioni maggiormente pilotate, ovvio che chi gestisce i media faccia prima di tutto gli interessi propri e quelli del clan di appartenenza, e col sensazionalismo si muovono le masse e soprattutto le si distraggono. Così, ciò che arriva dall’alto, che sia dal conduttore televisivo o la Cassazione, noi ce lo beviamo come gran verità, pure se è stupida, e lo è più spesso di quel che si pensi.

Tendenza comune è incolpare sempre chi sta ai vertici, o meglio, quelli che pensiamo essere ai vertici, perché ne vediamo la faccia. I politici, insomma. Chi davvero tiene le fila ha tutto l’interesse a starsene ben nascosto, utilizzando un comodo paravento. Nessuno comprende una logica semplicissima, ovvero che chi sta in alto è retto da quelli in basso. Tutti conosciamo la piramide, se si abbattesse la base non ci sarebbe bisogno di tirare sassi al vertice, crollerebbe da solo. Ma la base è ben salda, di conseguenza ogni porcheria, se pure eseguita da qualcuno ai piani alti, è resa possibile dall’idiozia di chi sta sotto. E di idioti in giro devono essercene davvero molti, perché funzioni così bene.

Crediamo che i mafiosi siano un manipolo i criminali, la cui gran parte si trova al sud del Paese. Magari con la coppola, il sigaro e la minchia in bocca ogni tre parole. Questi esistono ancora, ma sono arretrati, la mafia nordica è ben più avanti, indossa completi firmati e ha imparato a uccidere senza armi. A parte questo, di mafiosetti inconsapevoli pronti a vendersi e chiedere i loro piccoli favori sono piene le città. La mentalità mafiosa è diffusa nel quotidiano.

Riteniamo che i bulli scompaiano con l’adolescenza, mentre in tanti siamo vittime del bullismo tra adulti.
Non abbiamo idea della diffusione larghissima dell’analfabetismo funzionale in Italia.

Una delle cose più incredibili che riguarda il mondo dell’editoria e della cultura è il fatto che tanta gente continui a pubblicare a pagamento, o ad affidarsi ad agenzie letterarie bufala, nonostante la quantità di informazioni che si trova nel web.

La Giustizia, poi, è il campo dove si sentono le boiate migliori. Tipo che la legge sia uguale per tutti e che esista il diritto alla difesa, così come ce lo fanno intendere. Chissà se ci crede ancora chi si trova la vita rovinata dalla magistratura italiana e per difendersi deve ipotecare la casa. In realtà tutto il codice penale, e quello di procedura penale, è farcito di prese per il culo. Oltre che di richiami fascsti, come l’oltraggio a pubblico ufficiale, la pubblicazione della sentenza, l’ubriachezza abituale e la radunata sediziosa.
Di contro, i movimenti antagonisti pensano ancora che la violenza sia l’unica risposta possibile alla prevaricazione, senza accorgersi che l’era digitale è iniziata da un pezzo.
Ti invito, inoltre, a leggere questo articolo sui pescatori scambiati per scafisti, caso emblematico di come sia più facile seguire alla lettera le regole anche quando non hanno senso, piuttosto che usare la logica.

Anche l’influenza della Chiesa in Italia non scherza, facendo passare per buoni valori che poi se li si analizza bene hanno dell’assurdo.

La proprietà privata, baluardo di tanti, paroloni infiniti di chi vorrebbe poter sparare a casa propria e poi mette il naso in quelle altrui. Il privato è sacro, ma non quello degli altri. Non esistono solo i crimini, quotidianamente veniamo invasi, vengono promulgate leggi pazzesche per tutelare la privacy e poi siamo circondati da ficcanaso.

Un esempio di assurdo pescato dal reale è la pagina satirica Il signor Distruggere, dove si trovano post di donne tanto allucinanti da non poterci credere, eppure esistono eccome.

Viviamo nell’assurdo prendendolo per buono, perché è comodo, per pigrizia, o forse perché abbiamo bisogno di attaccarci a qualcosa che se crolla fa paura. Eppure non è difficile accorgersi delle cose assurde ma vere, basterebbe guardarsi attorno con un po’ più di attenzione, magari sgomberando la mente dalle minchionerie messe apposta per stordire, usare bene il web, porsi domande e cercare risposte che abbiano senso.

Una carrellata di assurdità la trovi nel mio ultimo libro, La grande ammucchiata – Storie di quotidiana idiozia.

Elisa Rolfo

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